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Le carte matte di qualità hanno una ottima sensazione tattile, dovuta allo spessore generalmente elevato (300-400 grammi/m2) ed alla più o meno marcata sensazione di “matericità”, dovuta alla tramatura superficiale.
Le migliori carte matte sono quelle il cui supporto non si deteriora col tempo, in particolare sono consigliabili quelle realizzate in puro cotone (Rag), come ad esempio l’ottima Hahnemuhle PhotoRag 308g da noi utilizzata.
Altro fattore da considerare è la presenza di sbiancanti ottici (OBA), che fanno apparire più luminoso il bianco semplicemente rendendo più freddo (blu) il tono della carta. Tuttavia, per una migliore conservazione nel tempo, è preferibile scegliere carte senza sbiancanti ottici, dato che tendono a perdere abbastanza rapidamente il loro effetto provocando un ingiallimento, o meglio una perdita del tono freddo originario.
Le stampe ink-jet con inchiostri a pigmenti e carta 100% cotone, senza sbiancanti ottici, hanno durate medie che superano i 100 anni, anche 200 anni se riposte in album.
Le carte opache hanno il grande vantaggio di essere perfettamente leggibili da tutti gli angoli di visuale, non provocando riflessioni indesiderate, tuttavia la profondità dei neri raggiungibile è minore da quella ottenibile con carte semilucide/lucide.
Altre carte possono essere utilizzate a richiesta: in questo caso vengono creati profili ad hoc.
Quale carte usare per le tue immagini ?
La scelta tra carte matt o glossy dipende molto dal tipo d’illuminazione dell’ambiente dove avviene l’esposizione. In genere le carte matt sono più adatte agli interni con intensità d’illuminazione moderata e dove non è possibile controllare con cura la direzione della stessa. Le carte semi-glossy e glossy necessitano di un’illuminazione più accurata: intensità e direzione sono determinanti per apprezzarne al meglio le qualità. Una fonte di luce potente valorizza la gamma dinamica di queste stampe, permettendo di leggere ottimamente le ombre. È comunque fondamentale il controllo dei riflessi, senza il quale la stampa glossy si “sporca” con bagliori indesiderati, che di fatto possono vanificare il vantaggio della profondità dei neri rispetto alle carte matt.